Programma

QUESTA SETTIMANA AL TERMINALE CINEMA

Da giovedì 27 marzo, al Terminale Cinema (via Carbonaia 31, Prato) è in programmazione “NONOSTANTE” di e con Valerio Mastandrea. Per “Cinefilante film per piccol3“, domenica mattina 30 marzo il programma di corti d’animazione “GUARDA IN SU’, GUARDA IN GIU'” (Età consigliata 3+), e per la rassegna del Mabuse Cineclub dedicata ad Akira Kurosawa, martedì 1 aprile, l’appuntamento è con “I SETTE SAMURAI”. Sempre martedì è in programma una replica del documentario “LA LEGGEREZZA” di Andrea Caciagli. Consulta il programma completo sul sito www.terminalecinema.com e segui il Terminale Cinema – Casa del Cinema di Prato su Facebook e Instagram

NONOSTANTE

Di Valerio Mastandrea, con Valerio Mastandrea, Dolores Fonzi. Un uomo ricoverato in ospedale vive la sua condizione con rassegnazione, finché nel suo reparto arriva una donna che, al contrario di lui, vuole vivere o morire senza compromessi. Il suo amore per la vita contagia l’uomo che, dopo un primo momento di negazione, decide che è arrivato il momento di lottare lasciando spazio alle emozioni da troppo tempo assopite. (Dramm. Ita 2025, durata 92’)

 

CINEFILANTE: GUARDA IN SU’, GUARDA IN GIU’

Per la rassegna “Cinefilante. Film per piccol3“, un programma di cortometraggi sul sopra e sul sotto, sul cielo e sul mare, su quanto tutto in natura sia collegato ma anche fragile e per questo ce ne dobbiamo prendere cura. Svizzera, Francia, Spagna, durata 31′, età consigliata 3+

 

LA LEGGEREZZA

Dopo il successo di Via Don Minzoni n.6, arriva al Terminale l’ultimo documentario di Andrea Caciagli. Un film sulla memoria e su come questa definisce chi siamo. (ITA/2024, durata 96′)

Calenzano, provincia fiorentina. Ottobre del 2016. Andrea si trasferisce in Via Don Minzoni n.6 a casa dei nonni Anna e Rino Caciagli, per aiutarli nella loro vita quotidiana. La nonna ha manifestato i primi sintomi dell’Alzheimer e Rino non sembra accorgersi della gravità della situazione. Andrea vive tutti gli stadi della demenza e registra ogni singolo step con la sua telecamera e il suo telefono.  Il documentario tenta di rappresentare la frammentazione della malattia e allo stesso tempo di ricomporre le memorie che definiscono l’identità di Anna, mentre lei, un passo alla volta, comincia a dimenticarla.

 

I SETTE SAMURAI

XVI secolo. I contadini di un villaggio riescono a convincere sette samurai a difenderli contro una banda di quaranta predoni. In realtà i samurai sono soltanto sei perché il settimo (interpretato dal prodigioso Toshiro Mifune) è un contadino che ha imparato a combattere, personaggio-chiave dell’inedita dialettica sociale del film, fra la casta nobile dei guerrieri in disarmo e il popolo umiliato e offeso. Questo aspetto essenziale fu quasi cancellato dai brutali tagli imposti dalla produzione che impoverirono la complessità di tinte e registri della versione integrale.

 

 

 

 

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