E’ in corso la campagna di raccolta firme per bloccare “una riforma pericolosa e dannosa, che sfascia e spacca l’Italia, mette a rischio l’unità nazionale, produce un’ulteriore frammentazione e aumenta le disuguaglianze. Tutto il contrario di ciò di cui abbiamo bisogno nel nostro Paese”. Sono le parole di Walter Massa, presidente nazionale Arci, tra i firmatari del quesito referendario, depositato in Cassazione, che chiede l’abrogazione della legge sull’Autonomia differenziata, e sul quale è iniziata da qualche giorno la campagna di raccolta firme per il referendum abrogativo.
“Come Arci – ricorda Massa – insieme a tutte le organizzazioni e associazioni de ‘La Via Maestra’ (Cgil, Anpi, Acli, Libera, Legambiente e molte altre associazioni) ci siamo mobilitati da subito contro l’autonomia differenziata targata Calderoli. Un disegno che genererà una guerra tra poveri, emarginando il Mezzogiorno e le aree interne, e metterà a rischio diritti e servizi di cui non sarebbe più garantita la piena universalità su tutto il territorio nazionale, a partire da salute, istruzione e tutela dell’ambiente”.
“Adesso – conclude Massa – la sfida è quella di raccogliere le 500 mila firme necessarie per il referendum abrogativo e far capire alle cittadine e ai cittadini l’importanza della loro partecipazione per fermare questo scempio, difendere le conquiste democratiche sancite dalla Costituzione e l’unità della Repubblica nata dalla Resistenza”.
Al Comitato promotore del referendum hanno aderito, oltre ai soggetti che fanno parte de La Via Maestra, la UIL e i partiti dell’opposizione. Per sapere dove e quando firmare segui le pagine social dei promotori. E’ possibile anche firmare anche online, con il proprio Spid, collegandosi al sito tramite il QRcode presente sul volantino o direttamente a questa pagina